Come nel resto d'Europa, anche Barcellona è stata investita dalla moda delle auto elettriche. Da diversi anni, la politica cittadina ha puntato a ridurre l'uso delle auto a combustione, promuovendo mezzi di trasporto più ecologici come biciclette, autobus, metropolitane, tram e, naturalmente, le auto elettriche.
Chi non ricorda il bombardamento pubblicitario durante la pandemia? Mentre eravamo tutti bloccati a casa, tra una ricetta di pane e qualche canzone improvvisata, le pubblicità di auto elettriche ci riempivano i giorni. Erano ovunque, ci veniva detto che l'auto elettrica sarebbe stato il futuro, la scelta obbligata per salvare il pianeta. Addio diesel e benzina, il futuro era l’elettrico!
Inizialmente, ci siamo creduti tutti. Poi, però, sono emersi i primi dubbi.
Uno dei primi ostacoli è stato il prezzo. Un'auto elettrica costava (e costa tutt'ora) molto di più rispetto a un'auto tradizionale. La giustificazione? "Risparmierai sul carburante!" Ma alla fine, l’acquisto di un'auto elettrica resta una scelta per chi ha un alto potere d'acquisto, spesso lo stesso tipo di persona che comprò l'iPad al lancio, senza sapere davvero a cosa servisse. Un po' come chi comprava una Smart per girare in città, anche se aveva una famiglia di 8 persone.
Nonostante il prezzo, a Barcellona le auto elettriche iniziarono a comparire, e sembrava l’inizio di una nuova era: l'era del "Green". L'amministrazione cittadina installò diverse colonnine di ricarica, tutto sembrava andare verso una rivoluzione ecologica. Ma poi è arrivato un secondo grande dubbio: l'autonomia.
Acquisti un'auto da 40, 50 o 60 mila euro, ma la sua autonomia è limitata a 200-300 km. Cosa puoi fare con 300 km? È sufficiente solo per circolare in città, ci dicevano. Ma a Barcellona, la stessa amministrazione che promuove l'uso delle auto elettriche sta anche cercando di limitare l'uso delle auto in generale, incentivando il trasporto pubblico: metro, tram, biciclette e taxi.
Allora perché dovrei spendere una fortuna per un'auto che posso usare solo in città, quando posso spostarmi comodamente con altri mezzi? Non ha molto senso, vero?
Il problema non è solo l’autonomia limitata, ma anche i tempi di ricarica. Fare il pieno a un’auto normale richiede pochi minuti, ma ricaricare un’auto elettrica può richiedere ore. Se vuoi fare una gita fuori città, magari a Valencia o sui Pirenei, devi prepararti a lunghe attese per la ricarica, sempre ammesso che trovi una colonnina libera.
L’idea di fare un viaggio all’estero o anche solo un weekend fuori porta con un'auto elettrica diventa complicata. Se la tua destinazione non ha infrastrutture adeguate, rischi di restare fermo per ore in attesa di ricaricare. La realtà è che queste auto non sono ancora pronte per viaggi lunghi o spostamenti frequenti fuori città.
Riassumendo, vale la pena comprare un'auto elettrica quando:
- Costa il doppio o il triplo di un'auto tradizionale?
- Ha un'autonomia limitata a poche centinaia di chilometri?
- Richiede ore per la ricarica, rendendo difficile fare viaggi lunghi?
Facciamo un paragone: se andassi in un ristorante e ti dicessero che pagherai il triplo per lo stesso piatto che puoi trovare altrove, ma che i camerieri ti serviranno solo per 30 minuti e poi dovrai aspettare ore per continuare, ci andresti? Probabilmente no.
Questa insistenza a promuovere le auto elettriche sembra più una moda che una soluzione reale. La vera arma contro l'inquinamento non sono le batterie elettriche, ma gli alberi. Piantare più alberi sarebbe una soluzione molto più efficace per combattere il CO2 rispetto alla vendita di auto elettriche. Gli alberi assorbono CO2 naturalmente, senza costi esorbitanti o complicazioni tecniche.
Allora, perché non investire in un mondo con più alberi e meno auto elettriche?
Più alberi, meno auto elettriche.
E da Barcelona é tutto .
Nick
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