Il Grande Fiasco della 37ª America's Cup

 


L’America’s Cup, un evento sportivo che si presenta come il terzo più seguito al mondo, dietro soltanto ai Giochi Olimpici e alla Coppa del Mondo di Calcio, è una dichiarazione che abbiamo sentito ripetutamente dai media. Una frase ripresa da giornali, televisioni e radio, ma che ha sollevato dubbi persino tra i non appassionati di sport.

A fare eco a questa affermazione sono state anche figure chiave come Carlotta Artigas, Coordinatrice Marketing per Louis Vuitton alla 37ª America's Cup, e Aurora Catà, vicepresidente del comitato organizzativo dell’evento a Barcellona. Ma quanto c'è di vero in questa dichiarazione? Davvero la America's Cup è così seguita a livello globale?

La Terza Competizione Sportiva Più Seguita?

Che la vela, uno sport di nicchia, possa essere considerata la terza competizione più vista al mondo suona quantomeno curioso. Se prendiamo in considerazione altri grandi eventi sportivi come la Champions League, il Super Bowl, la NBA, la Formula 1 o i tornei di tennis come Wimbledon e gli Open degli Stati Uniti, ci rendiamo conto che affermare che la Coppa America superi in audience queste competizioni sembra eccessivo.

La tradizione della America's Cup come la competizione sportiva più antica del mondo è indiscutibile, ma il suo appeal televisivo e popolare sembra limitato a un pubblico molto ristretto, principalmente appassionati e benestanti. In questo contesto, dichiarare che la Coppa America sia più seguita di eventi globali come i Mondiali di Rugby o gli Europei di Calcio appare piuttosto irrealistico.

Le Previsioni Esagerate e la Realtà di Barcellona

Non solo la dimensione mediatica è stata gonfiata, ma anche le stime sull’affluenza. Gli organizzatori della 37ª America's Cup a Barcellona avevano annunciato l'arrivo di 2-3 milioni di spettatori, al punto da pianificare misure di sicurezza straordinarie per blindare la zona della Barceloneta e del porto. Tuttavia, la realtà è stata ben diversa. A Barceloneta, durante le regate, non si è vista la "valanga" di appassionati prevista, ma la solita folla di turisti estivi, tra feste in spiaggia e venditori ambulanti.

Le Fan Zone, dislocate tra Barceloneta e Bogatell, sono state frequentate perlopiù da parenti e amici dei lavoratori dei team velistici, con gli stessi membri degli equipaggi che si sono concessi qualche momento di relax in spiaggia. Anche la folla vista durante le regate era in gran parte composta dai lavoratori degli stessi team che si godevano lo spettacolo. Insomma, l’invasione di tifosi tanto annunciata non si è mai verificata.

Il "Grande Affare" per Barcellona: Un Bilancio Fallimentare

La vera domanda è: perché questa narrazione esagerata? Forse per giustificare l’enorme investimento pubblico. Il governo spagnolo ha stanziato 18 milioni di euro per assicurarsi l'evento, a cui si sono aggiunti ulteriori milioni da parte del Comune di Barcellona e dalla Generalitat catalana. In totale, l’investimento ha superato i 50 milioni di euro, nella speranza di generare ricavi per 1.100 milioni di euro e attirare 2,5 milioni di spettatori.

Il risultato? Un clamoroso insuccesso. Le cifre reali parlano di circa 100.000 visitatori, una cifra irrisoria rispetto ai 90.000 spettatori che in media riempiono il Camp Nou per una partita di calcio. Barcellona, città che ogni anno accoglie tra i 18 e i 20 milioni di turisti, non aveva bisogno di un evento come l'America’s Cup per affermarsi ulteriormente sul palcoscenico internazionale. Al contrario, ha investito milioni in un evento di élite che ha portato benefici limitati, senza riuscire a rispettare le promesse fatte.

Le Conseguenze: Barcellona Dice No alla 38ª Edizione

Non sorprende, dunque, che Barcellona abbia deciso di non ospitare la prossima edizione dell’America’s Cup. Mentre alcuni potrebbero indicare le proteste locali contro l’evento e il caro-affitti come le ragioni di questa decisione, la verità è un’altra: l’America’s Cup non è riuscita a dimostrare di essere l’investimento redditizio che gli organizzatori avevano promesso.

A differenza di città come Valencia, che ha tratto beneficio dall'evento per rafforzare la sua immagine internazionale, Barcellona è già una metropoli consolidata, sede di Olimpiadi, eventi sportivi di alto livello come la Formula 1 e la MotoGP, e di importanti festival culturali. Non aveva bisogno di spendere 50 milioni di euro per un evento che ha portato risultati modesti.

Conclusioni

L'America’s Cup è un evento di nicchia, che funziona meglio per città in cerca di visibilità, non per metropoli come Barcellona, già ai vertici del turismo mondiale. Dichiarare che sia il terzo evento sportivo più seguito al mondo, con stime di guadagni e affluenza esagerate, si è rivelato un errore di valutazione costoso, che ha lasciato più danni che benefici. Un "grande buco nell’acqua", per dirla in termini nautici, che avrà ripercussioni sul prossimo bilancio della città.

....e  da Barcelona e tutto.

Nik

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